Taba

Con i suoi hotel a 5 stelle, Taba è un punto nevralgico di confine: si affaccia sulla Giordania, Israele e Arabi a Saudita, e sta crescendo sempre più come meta turistica. Ha buoni ristoranti e bei bar. Il confine con Israele puo’ essere varcato a piedi o con un servizio di bus fino a Elat. Mar Rosso - Taba


Taba offre un’atmosfera rilassata e l’impressione di ritrovarsi ai confini del mondo. I suoi accampamenti beduini offrono semplici sistemazioni con imbattibili vedute sul mare, perfette per le vacanze all’insegna del relax in riva al mare. Taba è popolare tra coloro che preferiscono evitare il turismo di massa.

 

Escursioni

- Parco di Taba : situato a sud-est di Taba, si estende in un’area di 3590 chilometri quadrati, ricca di caverne e valli, sorgenti naturali e ricche piantagioni. È caratterizzato dalla presenza di animali e piante rari, a rischio d’estinzione: 25 specie di mammiferi, 50 specie di uccelli rari, e 24 specie di rettili, 480 specie di piante.

- Isola del Faraone: pochi chilometri a sud di Taba, al nord del golfo di Aqaba, e poche centinaia di metri dalla costa, si trova l’Isola del Faraone. Caratterizzata dall’imponenza della cittadella di Saladino, quest’isola è una delle attrazioni più pittoresche del Golfo. Le più antiche costruzioni presenti sull’isola sono quelli di Hiram, il re di Tyre (969-936 a.C.), un amico di Davide e Salomone. Circa 2000 anni più tardi, i Bizantini occuparono l’isola, e furono seguiti dai crociati (nel dodicesimo secolo), e da Saladino. Nel 1182, Saladino ricostrui’ le fortificazioni dei bizantini e dei crociati, costruendo il suo “Kasr el Hadid”. Si narra che Lawrence d’Arabia, sebbene non autorizzato, visito’ l’isola nel 1914, quando era ancora occupata dagli Ottomani.

- Abu Galum: area protetta nella zona tra le cittadine di Dahab e Nuweiba, è tra le zone piu’ suggestive del Paese, con le sue alte montagne, le strette vali sinuose (wadi), sorgenti d’acqua e barriere coralline fossili.

- Monte di Mosé e Monastero di S. Caterina: escursione culturale nel mezzo della penisola del Sinai, effettuabile in 2 modalità: ascesa notturna la monte Mosè, attesa dell’alba sulla sua cima, e visita del monastero in mattinata.

- Monte Mosè (o Monte Sinai): si dice sia la montagna dove Dio parlò a Mosè e gli consegnò le tavole dei comandamenti, e questa credenza ha portato pellegrini di tutto il mondo da più di mille anni. E’ molto suggestivo ripercorrere il percorso di Mosè, e assistere al sorgere del sole sulla cima della montagna.

Visita diurna del Monastero di Santa Caterina. Spesso visita di Dahab (villaggio hippy) nel pomeriggio.

- Monastero di S.Caterina: è una delle più importanti mete al mondo per i pellegrinaggi da più di 15 secoli. Mura imponenti che lo circondano, è innanzitutto una imponente fortezza, ricchissima di retaggi religiosi e storici. Tra i suoi tesori, si annovera la biblioteca di antichi manoscritti e icone, seconda solo a quella del Vaticano, e una chiesa del sesto secolo, che, secondo la credenza, giace proprio sul sito del roveto ardente.

- Area protetta di S.Caterina: è stato stabilito nel 1996, per conservare la biodiversità. È una regione montagnosa di rocce ignee Precambriane e metamorfiche, che includono le vette più alte dell’Egitto (la montagna di S.Caterina, il più alto in assoluto – 2.624 m, il monte Mosè, il monte Serbal, il monte Shomer e il monte Tarbush). Circa l’80% delle rocce sono vecchie di più di 600 milioni di anni.

Il parco contiene molte specie introvabili nel resto del mondo, come ad esempio 2 specie di serpenti e 20 specie di piante, come la nativa primarosa. Alcune specie hanno trovato l’habitat ideale, come la rosa del Sinai, che proviene dall’Asia, il lupo e lo stambecco, dall’Europa, la iena striata e la cornacchia di Tristam, che vengono dall’Africa.
Sono presenti circa 1000 tipi di piante, che rappresentano il 40% del totale della flora egiziana, tra cui molte specie endemiche. Tra gli animali, la monachella del deserto è molto caratteristica dell’area. Ci sono 46 specie di rettili, 15 dei quali introvabili in altre parti dell’Egitto. La fauna, inoltre, annovera gechi, roditori, volpi rosse, gatti selvatici, leopardi del Sinai, stambecchi nubiani, gazzelle Dorcas, agamidi, ricci, lucertole, leporidi.

- Ras Mohamed: il primo parco naturale creato in Egitto, nel 1983, per preservare la la ricchezza dei fondali e il suo delicato ecosistema, possiede una barriera corallina classificata come seconda solo a quella Australiana.Grazie a questa decisione, ad oggi il 52% della costa egiziana sul Golfo di Aqaba è protetta. Un vero e proprio paradiso per gli appassionati del diving e dello snorkeling, è visitabie sia via terra sia via mare.

- Canyon Colorato: spaccatura del terremoto a nord del deserto del Sinai, resa unica dai disegni dei minerali componenti la roccia (ferro, rame e zolfo), creati con l’erosione eolica. Escursione avventurosa con jeep safari e camminata di circa 2 h all’interno del Canyon. Spesso visita di Dahab (villaggio hippy) nel pomeriggio.

- Deserto Blu: quando l’artista belga Jean Berame visitò il Sinai nel 1980, armeggiò con 10 tonnellate di pittura blu (il colore della pace) e dipinse enormi massi. Ne risultò un’installazione denominata “monumento per la pace”, che si estende per 4 miglia di rocce dipinte (alcune alte fino a 30 piedi). La magia si crea dal contrasto che queste rocce blu creano con quelle rosse, gialle e grigie, naturali del deserto del Sinai.

- Ein Kid : una grande oasi con palme da dattero, acacie, alberi da frutto e un pozzo. È circondata da montagne, e vicino all’oasi si trova un bellissimo canyon con una sorgente chiamata Ain Esh Sharia, che appare solo nelle stagioni più piovose. Bellissimo il contrasto tra il verde della vegetazione e il rosso della roccia granitica che la circonda. Wadi Kid è una delle oasi più ricche d’acqua del Sinai.

- Ein Umm Ahmed: probabilmente l’oasi più grande del Sinai orientale, e una delle piu’ belle e lussureggianti. In arabo significa “sorgente della madre di Ahmed”, ed è ricca di acqua, alberi di limone, olive, fichi e datteri, compreso un orto di pomodori, basilico e menta. È abitata dai beduini locali molto ospitali. Possibilità di passarvi una notte in tenda.

- Ein Khudra: oasi che è un antico punto di ristoro sia per i beduini, sia per i pellegrini diretti al Delta del Nilo, a Gerusalemme o in Giordania. Si possono vedere antiche iscrizioni che testimoniano la sosta di Nabatei, Greci, Romani, Bizantini e Cristiani del periodo delle crociate.

Il suo nome significa oasi verde.

Acqua, palme e una piatta distesa di sabbia in contrasto con le montagne rocciose circostanti, è una delle oasi più spettacolari del Sinai.

Da non perdersi la passeggiata al Canyon Bianco, chiamato così perché la maggior parte delle sue rocce è bianca e modellata dal vento e dalla sabbia in modo a dir poco spettacolare.

- Deserto del Sinai: deserto roccioso da godere con un jeep safari, una bella cammellata o cavalcata, seguita da una cena o un tè al tramonto sotto una tenda beduina, oppure, per i piu’ avventurosi, con una moto tipo quad.

- Nawamis: i Nawamis sono tombe che si trovano al sud di Ein Khudra. Normalmente misurano 3-6 metri in diametro e 2-3 metri in altezza. Sono rotonde e fatte di arenaria. L’ingresso è allo stesso tempo l’unica fonte di luce, e sempre rivolto ad occidente. Sono misteriose costruzioni preistoriche e si possono attribuire all’età del rame, circa 4000-3150 a.C. Gli archeologi hanno trovato oggetti che si possono ipotizzare essere offerte funerarie. E’ consigliabile visitare i Nawamis poco prima del tramonto, per goderseli con la luce migliore.

Petra, Gerusalemme

 

Vita Notturna
Taba è una località molto tranquilla, i maggiori divertimenti notturni e sarali si trovano all’interno dei vari hotel. Ci sono 2 casino’.

Newsletter X

Non perderti le migliori offerte della settimana!
Lascia qui la tua email per ricevere ogni settimana le offerte più interessanti e uniche!